L A B O R A T O R I O  D I  A R C H I T E T T U R A  E  D E S I G N

IMPRESE EDILI

Edilizia per lo sport

 

Scopo principale dell’edificazione è stato l’inserimento di un edificio che rispondesse alla domanda di miglioramento delle attrezzature sportive del mprensorio dell’Olgiata, secondo quanto richiesto dal comune di Roma per gli interventi nelle aree verdi non sufficientemente attrezzate. È quindi emerso un centro sportivo  polifunzionale

Travi lamellari a forma di bumerang che seguono lo schema statico dell’arco a tre cerniere L’Olgiata Sporting Club è uno degli edifici che fanno parte del Punto Verde Qualità 20.12, opera ricadente nell’ambito degli interventi promossi dal comune di Roma che riguardano aree verdi insufficientemente attrezzate, la cui gestione viene affidata, attraverso una concessione, a soggetti privati che hanno la possibilità di realizzare un insieme articolato di servizi di interesse pubblico. La società concessionaria, Olgiata Verde srl, ha affidato l’incarico di progettazione a Lad che ha curato l’architettura e il coordinamento generale garantendo un inserimento non invadente degli edifici all’interno delle aree naturalistiche e conservando più del 70% degli 11 ettari totali come spazio verde. L’obiettivo principale di questa iniziativa progettuale è stato l’inserimento, nelle aree di progetto, di edifici e attività fra loro distinti ma finalizzati a creare in modo organico una risposta adeguata alla domanda di miglioramento delle attrezzature sportive di zona. Gli interventi sono consistiti nella realizzazione di un centro sportivo polifunzionale nell’area confinante con il comprensorio dell’Olgiata, in grado di gestire parecchie attività. Il centro sportivo è finalizzato a servire non solo le aree circostanti (caratterizzate da una scarsa presenza di infrastrutture) ma è pensato per lavorare in stretta relazione con la scuola che con esso confina e con i molti altri edifici scolastici presenti nella zona. Le funzioni sportive previste sono il nuoto, il calcio a  inque, il calcio a otto, il beach volley e il fitness, ovvero una serie flessibile di attività che variano dall’attrezzistica al corpo libero alle arti marziali, tutte da praticare indoor. Vanno inoltre annoverate una serie di attività terapeutiche  (come fisioterapia, massaggi, benessere e recupero atleti) da ritenersi direttamente collegate a quelle ginniche. La strategia insediativa è consistito nel disporre i campi da calcio a cinque, da beach volley, da tennis e il campo da calcio a otto nella zona est dell’area, a quote differenti, terrazzando il pendio al fine di ottimizzare e minimizzare i movimenti terra. Alle pendici della piccola  collina nella zona centrale dell’area 1 è stato previsto l’inserimento dei volumi architettonici, che filtrano l’accessibilità ai campi e si dispongono in parte a ridosso dell’area boschiva. Questa scelta ha consentito di schermare naturalmente tramite la collina e le sue alberature i volumi architettonici, limitandone fortemente l’impatto visivo. La soluzione architettonica ha presentato una strategia di divisione delle diverse funzioni in tre blocchi distinti e fra loro collegati: gli edifici: «1» (contenente due piscine con copertura apribile e una vasca all’aperto), «F» (contenente le attività di gestione e ricreative) e «G», che comprende le palestre e le attività terapeutico  – riabilitative. L’EDIFICIO «F» Questo edificio di forma sostanzialmente esagonale, è l’accesso principale al complesso e distribuisce quindi gli edifici «1» e «G» che si attestano perpendicolarmente ai lati del suddetto esagono, come nella schematizzazione di una molecola, in modo da garantire all’edificio-piscine il fronte lungo esposto a sud e, al contrario, un’illuminazione indiretta all’edificiopalestre. Il posizionamento ottimale dei manufatti architettonici è pensato per fornire un’illuminazione naturale adeguata agli edifici che ospitano funzioni diverse e per contenere i consumi energetici. Il linguaggio architettonico si basa sulla composizione di volumi caratterizzati da coperture leggere, anch’esse realizzate con rivestimento in lamiera di zinco titanio. La forma delle coperture si sviluppa su uno schema a boomerang che conferisce agli edifici una forma slanciata e sinuosa, e consente un inserimento organico, adattando le forme alla  aturale orografia del sito. La scelta del legno lamellare come materiale dell’orditura portante conferma la volontà progettuale di ottenere grandi luci libere nei due edifici  simmetrici. [...]

 

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