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ZONA, IDEA TELEFERICA ROMA 

di Francesca Cera

Dal progetto di uno studio di architetti una grande idea per il trasporto di superficie. 

Una teleferica che parte dalle pendici di Monte Mario eche salendo in asse verso il Ponte della Musica arriva in cima al parco stesso di Monte Mario. 10 minuti a piedi dalla Trionfale al quartiere Flaminio passando per il Ponte della Musica. È questa la brillante idea di Francesco Napolitano,un giovane architetto dello Studio LAD di Piazza Ungheria. L’architetto ci racconta che l’idea di progettare per Roma Nord un’infrastruttura già utilizzata in varie capitali europee (Barcellona, Lisbona,Londra) è nata dall’incontro con una cittadina che, non ascoltata dalle autorità politiche, si è rivolta allo Studio lamentando il non senso del Ponte della Musica (di fatto costoso ma inutilizzato) e proponendo un collegamento proprio

tra Monte Mario e il Tevere. Da qui è iniziato il lavoro dell’architetto Napolitano, senza committentiné scopo di lucro: ”Ritengo che la professione di architetto debba avere un valore civile poiché gli architetti non devono essere solo dei professionisti al soldo dei committenti che progettano solo per carriera o per sopravvivenza ma devono essere anche degli intellettuali pronti ad intervenire con intelligenza sul territorio per migliorarlo”. Un professionista inteso dunque come progettista della città. L’architetto spiega che si tratta di un project financing ovvero un progetto senza committenza in attesa di finanziatori privati che, previa concessione del Comune, potranno costruire la struttura, mantenerla e lucrare sulle attività ricreative che potrà ospitare. Tutto questo a costo zero per il Comune che vedrebbe così snellito il traffico di Roma Nord e risparmierebbe sul trasporto pubblico. “C’è tutto un meccanismo economico
e sociale che beneficerebbe di un’infrastruttura di questo genere”, afferma Napolitano. Ma veniamo alla nostra teleferica e ai suoi vantaggi. La struttura sarebbe lunga 320 m con un dislivello di 116 m e collegherebbe l’asse della cultura
(Maxxi, Auditorium, Teatro Olimpico) e l’asse dello sport (Palazzetto dello Sport, Stadio Olimpico, Coni, Stadio Flaminio) con la periferia Trionfale. I cittadini potrebbero percorrere a piedi il Ponte della Musica evitando lunghi viaggi in macchina o sui mezzi pubblici. Il ponte della Musica avrebbe così un nuovo significato e, se fosse transitato dal tram che passa per via Flaminia, i cittadini potrebbero usare la teleferica anche per arrivare a Piazza del Popolo e quindi al centro.
La struttura, come le cabinovie sciistiche, avrebbe una stazione di partenza tra via dei Gladiatori e via dello Stadio Olimpico e una di arrivo in cima al parco di Monte Mario, entrambe edificabili senza disboscamenti. Inoltre la stazione
di arrivo avrebbe un edificio a un piano che ospiterebbe centri ricreativi. Il giovane architetto spera che i politici presto eletti accoglieranno questo progetto che cambierebbe la vita di Roma Nord e che a suo avviso, oltre ad avere un valore
utile, dimostra che i giovani professionisti non devono solo pretendere dalla politica ma devono farsi avanti e proporre con intelligenza.

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