L A B O R A T O R I O  D I  A R C H I T E T T U R A  E  D E S I G N

IL 27 NOVEMBRE 2011 IL NOSTRO PROGETTO PER IL RECUPERO DEI PILONI DELL’EX-PONTE BAILEY HA VINTO IL CONCORSO DI IDEE “PREMIO VOCAZIONE ROMA”.
L’ARCHITETTO FRANCESCO NAPOLITANO E’ STATO PREMIATO DAL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ROMA NICOLA ZINGARETTI.

 

Questa è la nostra idea per rimediare alla situazione di degrado dei piloni del ponte Bailey, che è sotto gli occhi di tutti coloro che a Roma percorrono via di Tor di Quinto, all’altezza della collina Fleming. Nel letto del fiume si ergono tre misteriosi piloni in calcestruzzo armato, che erano in realtà i supporti del vecchio ponte Bailey, smantellato negli anni sessanta.
La nostra idea prevede un accordo tra la pubblica amministrazione ed un finanziatore privato che sia pronto ad investire nella demolizione di due dei tre piloni. A fronte di questo sforzo, la pubblica amministrazione concede al privato di recuperare il terzo pilone e di riutilizzarlo, posandovi sopra una struttura removibile a sbalzo sul Tevere. Questa piattaforma è una vera e propria piazza pubblica in mezzo al fiume, accessibile a tutti e munita di una struttura polifunzionale coperta sul retro.
Al termine della concessione il Comune può decidere se rimuovere la struttura e quindi demolire anche il terzo pilone, o se rinnovare la concessione.
Così la pubblica amministrazione risolve una situazione di degrado urbano senza tirare fuori un euro, l’investitore costruisce e crea lavoro e quindi occupazione, e noi cittadini guadagniamo una piazza urbana a sbalzo sul Tevere, dalla quale vivere e vedere il fiume in modo diverso da tutti gli altri ponti.
Il 27 Novembre 2011 questo progetto ha vinto il concorso di idee “Premio Vocazione Roma” ed è stato premiato dal presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti.
Venti giorni dopo, il 15 Dicembre 2011, dopo tanti anni di silenzio sulla situazione di degrado che vi abbiamo presentato, il Comune di Roma ha dato notizia (utilizzando tra l’altro una nostra fotografia) di voler indire un Project Financing per un progetto che riguarda una struttura sospesa sui tutti e tre i piloni, per un costo di 35 milioni di euro.
La nostra idea prevede di liberare il letto del fiume dai piloni con un progetto più semplice, molto meno costoso e meno invadente;
ciononostante rimaniamo fiduciosi nelle istituzioni, e non perdiamo la speranza di vedere un giorno risolta questa strana disfunzione ambientale ed urbana.

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